Il famoso GRIP, è gioia e dolore del kartista!

Il grip dipende dallo stato della pista, dal tipo di asfalto, dal tracciato se veloce o tortuoso, ma in maniera molto importante dalle gomme. Infatti mentre nei primi tre casi non possiamo fare molto, sulle gomme possiamo fare moltissimo.

Fattori variabili sono:

  • Temperatura del pneumatico
  • Pressione del pneumatico
  • Tipo di mescola
  • Carico applicato dal telaio
  • Angoli di Camber e Caster

Temperatura del pneumatico

La temperatura di un pneumatico deve stare entro un determinato range che è all’incirca di 80 gradi per il massimo del rendimento, infatti se è troppo bassa non c’è tenuta perché le molecole della gomma non creano il giusto grip e le carcassa stessa non avrà le giuste flessioni, ma se è troppo elevata avremo un eccessivo scivolamento dato dalla rottura molecolare della gomma e anche a livello di carcassa non lavorerà nel modo adeguato.

È sempre bene ricordare che più aumenta la temperatura della gomma e più la gomma stessa diventa morbida e aumenta l’attrito che in una primo momento aumenterà il grip del kart alla pista, ma se andiamo oltre un certo livello di temperatura, il processo si inverte e la gomma tende a scivolare. Visto poi che il kart è a ruote scoperte il tutto è anche fortemente interessato dalla temperatura atmosferica che si ripercuote ovviamente anche sulla temperatura dell’asfalto, e dalla velocità del kart, infatti tra un pista veloce ed una lenta le differenze riscontrate sono enormi.

Ricapitolando: una pista fredda con temperatura atmosferica fredda renderà difficile il riscaldamento del pneumatico e viceversa una pista con asfalto molto caldo e temperatura atmosferica molto elevata farà salire moltissimo la temperatura del pneumatico.

Un telaio che scivola molto tenderà a far salire molto velocemente la temperatura superficiale del battistrada ma molto più lentamente quella in profondità, creando quindi comportamenti non corretti sul pneumatico e usura rapida senza particolari performance.