Questo mese vogliamo rendere omaggio ad un marchio tutto italiano che da 85 anni è presente in tutta la motoristica nazionale e internazionale… Dell’Orto.

Il marchio Dell’Orto si presenta nel mercato motoristico italiano nel 1933, realizzando il carburatore SC26 (REX) dedicato all’industria motociclistica del tempo. Anche nel periodo buio degli anni 40 durante gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, Dell’Orto prosegue nell’innovazione tecnologica presentanto i primi carburatori in alluminio (serie SS) caratterizzati dal colore rosso dovuto al trattamento anticorrosione. Con gli anni 60 il marchio si presenta al settore automobilistico diventando il riferimento dei grandi marchi dell’epoca come Innocenti, Alfa Romeo, Ford, Lotus, Lancia e intraprendendo anche il mercato destinato a usi più semplici come tosaerba, generatori e altri stazionari. Nei 30 anni successivi portano l’Azienda a confrontarsi con la continua evoluzione tecnologica che negli anni 90 affronta una nuova componente specifica per i motori a iniezione: il corpo farfallato. Inoltre in questo periodo è sempre più sentito l’aspetto ecologico e Dell’Orto ne fa il proprio impegno morale. Negli anni 2000 la tecnologia dei copri farfallati si estende anche ai motori Diesel per marchi come FIAT e Renault. Dal 2000 ad oggi Dell’Orto sviluppa sistemi costantemente all’avanguardia sia in termini di prestazioni che di rispetto per l’ambiente.

Sin dai primi anni di attività DellOrto  si è sempre contraddistinta nel mondo delle competizioni con forniture tecniche e sponsorizzazioni nelle manifestazioni e nei campionati più importanti del panorama auto e motociclistico internazionale. Oggi Dell’Orto vanta un’importante presenza a livello mondiale a seguito della nomina come fornitore unico per la centralina della categoria Moto3 fino al 2020 (la prima nomina nel 2012) . Recentissima è invece la nomina come fornitore dellacquisitore dati e di sensoristica per la motoE che correrà nel Motomondiale a partire dal prossimo anno.

Ringraziamo l’Azienda Dell’Orto che ci ha autorizzati alla pubblicazione del presente articolo.