Come primo approfondimento siamo partiti proprio da “casa nostra” e abbiamo fatto alcune domande a Fabio di Superkart.it

Fabio vive il Kart da oltre 20 anni sia come appassionato, pilota e venditore professionale.
Gli abbiamo chiesto qual’è lo stato di salute del karting amatoriale, ecco l’intervista…

  • Quale è lo stato di salute del karting oggi?

Fabio SKLa situazione del kart in Italia ma direi all’incirca anche nel mondo ad oggi è che il kart ha fatto una enorme evoluzione dal giorno in cui è nato fino ai giorni nostri e questo è normale visto che è un mezzo per fare gare, quindi è naturale che un pilota al momento che arriva secondo in una competizione adotta tutte le possibili strategie per cercare la volta dopo di arrivare primo.
Grazie a questo siamo partiti da un kart veramente essenziale, dove una sola vite in meno non sarebbe stato possibile, fino ai giorni nostri dove siamo arrivati ad un livello pazzesco e anche se a prima vista uno potrebbe esclamare il kart è rimasto uguale a quello di 20 o 30 anni fa in realtà niente è come sembra.
Oggi per cercare di avere una minima possibilità di competere ad armi pari con la concorrenza occorre avere di ogni particolare mille possibilità di variabile per poter effettuare dei settaggi veramente infiniti.
Tenete presente che essendo un mezzo senza ammortizzatori ogni singolo componente concorre al buono o cattivo tempo sul giro.
Tutto questo negli anni passati di recente circa 80/90 ha portato il pilota a dover essere da un semplice uomo della strada con passione per la guida ad essere un bravo pilota e anche un bravo tecnico per poter capire ogni esigenza di settaggio di telaio e di motore. Quindi moltissime giornate di test in pista a provare assali, mozzi, cerchi, fuselli, barre di torsione e mille altre cose, per non parlare poi del motore con cilindri diversi, carburazioni, carburatori e mille altre cose. In quel caso chi “CAPIVA” il da fare riusciva a vincere anche con costi tutto sommato abbastanza gestibili.
Oggi la situazione è ancora in continua evoluzione e visto che il livello sale sempre di più è diventato praticamente impossibile poter sopperire al GAP rispetto agli altri piloti solo con test e prove, ma purtroppo sempre più piloti si sono resi conto e si stanno rendendo conto che solo affidandosi a preparatori e meccanici esperti c’è una possibilità di ottenere qualche risultato.

  • Quindi in buona sostanza chi va in kart deve avere un “seguito” di preparatori e motori iper preparati?

Fabio SKTenete presente che per fare una gara di campionato regionale se oggi non si ha un motore che proviene dal super mega preparatore e un telaio con settaggi fatti da un GURU è inutile partecipare per arrivare nei primi 10. Rettifico oggi si arriverebbe anche nei primi 5 perché gli iscritti ad ogni gara sono meno di 10. Ovviamente poi non basta un solo motore e un solo telaio, quindi diciamo che occorrerebbero almeno due telai e due motori come minimo con poi tutti i ricambi e tutte le parti per fare i vari settaggi.

  • Questo significa grossi investimenti…

Fabio SK Certo… Aggiungo inoltre che ci sono varie cliniche dove fanno la preparazione psicofisico/atletica del pilota con un mare di attività e uso di moltissime macchine elettroniche per la gestione dello stress durante la gara. Tutto questo con costi pazzeschi e obbligo di molto tempo libero per poterli frequentare che solo dei professionisti o simili possono farlo.

  • Ma il kart dilettantistico allora non ha futuro?

Fabio SKTutto questo ha portato e porta continuamente ad una diminuzione di iscritti perché il tutto conduce ad un incredibile aumento dei costi per poter fare una gara. La dimostrazione è la continua diminuzione degli iscritti ad ogni gara ad una velocità vertiginosa. Vi assicuro che in molti casi per non vedere una gara composta da 3 piloti accorpano due o più categorie in modo che sembra una gara con ad esempio di 15 piloti e poi alla fine uno si rende conto che ci sono tre classifiche.

  • Quindi lo stato di salute, diciamo, precario del karting è solo dovuto ad un fattore puramente economico?

Fabio SKNon solo… Molto importante è che man mano che le nuove generazioni nascono e crescono hanno sempre meno predisposizione a fare della meccanica vera ma sono sempre più solo orientati a cose tipo non manuale, questo per cambio di mentalità dettato dall’uso di tutto ciò che è elettronico e che invece prima era manuale.
Prima non si giocava con lo smartphone ma si elaborava il motorino.
L’elettronica stessa nei mezzi anche di alto livello come automobili e macchine da gara non esisteva e si lavorava sul metallo.

Questa variante ha portato ad un calo sensibile di persone che possono correre in modo, diciamo artigianale, ed incentiva sempre più la gara stile professionistico, ma visti i costi per molti, proibitivi, iniziano, si rendono conto e smettono.
Tutto questo in un lampo.
Ovvio quindi che se andiamo a vedere una gara di WSK o roba di alto livello in generale troveremo un mare di piloti iscritti, ma sono russi, svizzeri, brasiliani ecc e pochissimi italiani e sono tutti in team di alto livello con costi di svariate migliaia di euro a testa.
Anni fa qualcuno ha anche provato ad organizzare gare con mezzi di basso livello per divertimento, ma alla fine solo in pochi continuano perché a nessuno piace stare in una categoria vista ai suoi occhi da povero e non vista come andrebbe vista una categoria amatoriale per un sano divertimento con amici e conoscenti dove alla fine la cosa importante è fare sport.

  • Concludiamo… Come vedi il futuro del karting dilettantistico?

Fabio SKOggi se ti presenti in pista che non hai il casco aerografato con costi pazzeschi, la tuta dai mille colori e sei un super figo per poter fare un bel po’ di selfie da pubblicare sui vari social, non sei nessuno.
Tutto è solo immagine, non conta la soddisfazione personale raggiunta con il sudore di notti in garage magari con il padre a smontare, rimontare, ma conta solo dare a vedere al mondo che sei un “SUPER” e se super non lo riesci ad essere per i motivi elencati sopra allora si smette e si fa altro.

  • Allora come si suol dire il karting è … alla frutta?

Fabio SKNO non direi proprio, diciamo che per tutti gli appasionati come me è che la cosa più bella del mondo. E’ uno sport meraviglioso così com’è ovvero, tutti hanno la possibilità di andare a fare una bellissima giornata in pista a girare liberamente contro il cronometro o contro i suoi amici di sempre e farsi delle grandi sani risate e perchè no, finire poi la giornata con prese in giro su chi è stato battuto ecc… e questo, come recita una pubblicità… non ha prezzo e si può fare con costi ancora molto abbordabili. Altro aspetto molto importante è il poter fare test per cercare di ottenere la massima prestazione personale da telaio, motore, stato fisico, interazione con la pista ecc, senza pensare a omologhe, obblighi di regolamento e tutto il resto.
La cosa da non perdere mai di vista è che il kart è una cosa meravigliosa, per godersi quindi la vera essenza dell’adrenalina che scorre nelle vene appena il motore gira e le curve arrivano una dietro l’altra sempre più veloci !!!