Con il secondo numero di superkart.it/news continua la nostra “guida” sulla preparazione atletica nel mondo del karting.

I contenuti di questa guida sono il frutto di ricerca on line su siti italiani ed esteri durata parecchie settimane, ricerca fatta da chi come noi è nel mondo del kart da oltre 20 anni. Detto questo non abbiamo certo la pretesa di insegnare niente a nessuno ma solamente di dare qualche suggerimento che,  in qualche modo, possa aiutare a vivere meglio questo sport.

L’esperienza nel campo dell’automobilismo ci ha dimostrato che c’è una grande differenza da pilota a pilota nella quantità di esercizio fisico da svolgere per raggiungere una buona preprazione atletica. Alcuni piloti sembrano “spendere” pochissima energia durante la guida, altri guardano stanchi alla fine di ogni gara. Quali sono i fattori che determinano una tale differenza in una gara? Esistono diverse cause che influenzano la fatica del pilota, alcune sono endogene (derivano dalle caratteristiche fisiche e mentali dello stesso conducente). Alcuni fattori endogeni sono invariabili (non possono essere cambiati), altri sono variabili (ed possibile lavorarci sopra per cambiarli).

FATTORI ENDOGENI VARIABILI

Preparazione fisica

Un pilota che ha fatto esercizio fisico in preparazione per le corse ha sicuramente più risorse fisiche di uno che non ha fatto alcun allenamento, quindi riuscirà a “controllare” la propria guida senza raggiungere il limite della fatica fisica. Le cose sono diverse per il pilota che non ha fatto alcun allenamento che molto presto raggiunge il proprio limite influenzando la prestazione durante la gara.

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Abilità tecnica di guida

Il pilota che ha una buona capacità di guida può risparmiare una grande quantità di risorse fisiche nello svolgimento della corsa. È stato infatti dimostrato come questa abilità possa aiutare il pilota a risparmiare fino al 30% di risorse fisiche. Questo, tra l’altro, ci dice come allenamento ed esercizio sono due elementi che vanno di pari passo nella preparazione di un pilota.

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Costituzione fisica

Avere una buona costituzione fisica  in termini di massa magra, massa grassa e acqua, garantisce prestazioni regolari. Massa grassa entro i limiti, significa che non c’è inutile sovraccarico su qualsiasi parte
del corpo che si muove per sostenere i muscoli e aiuta positivamente l’economia di impegno fisico durante la corsa.
La massa magra è costituita dalle ossa, denti, muscoli, organi interni, tessuto connettivo e grasso essenziale. La distinzione con la massa magra alipidica è importante, dal momento che il grasso primario risulta essenziale per la salute dell’individuo e non può essere intaccato, se non in minima parte.
Al contrario la massa grassa rappresenta la quantità totale di lipidi estraibili dal corpo umano. In buona sostanza chiunque con un fisico che non sia gravato da particolari problemi di costituzione (ossei, obesità, etc) può praticare il karting.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/massa-magra.html

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Stato di salute

Avere alcune patologie, anche le più piccole, sia acute che croniche, sono un ostacolo per il pilota durante la sua normale prestazione in gara, costringendolo a lavorare di più comportando uno stress fisico e mentale, è quindi fondamentale avere uno stato di salute ottimo ed eventualmente, come vale in tutti gli sport, effettuare una visita medica sportiva.

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Ansia

L’ansia è la risposta emotiva alla percezione di una minaccia imminente. L’ansia agisce sulla tensione muscolare, tra gli “stati di allerta”, che porta l’aumento del battito cardiaco e il blocco del diaframma con una sensazione di “farfalle” nello stomaco, queste reazioni possono influire negativamente sulle prestazioni sportive di qualsiasi genere, quindi karting compreso. L’ipertono del trapezio superiore, infatti, rende più dispendioso qualsiasi movimento degli arti superiori, inoltre si rischia di avere il collo rigido. Afferrando troppo strettamente il volante l’avambraccio accuserà irrimediabilmente uno stato di stanchezza prematura.Il blocco del diaframma comporta uno stress respiratorio facendo si che ai muscoli arrivi meno ossigeno.

Non perderti la 3a parte de "La preparazione atletica nel karting" Nel prossimo numero di Luglio